
Valenza punta sulla Cina…
Full-immersion nel tessuto orafo valenzano per la delegazione cinese della società Inchee Jewelry di Hong Kong, invitata dall’assessore Massimo Barbadoro. L’iniziativa fa parte di un programma che Barbadoro ha avviato da mesi per favorire gli scambi culturali e – ci si augura – commerciali con Paesi interessati all’artigianato orafo. Così la delegazione ha frequentato per tre giorni corsi alla scuola di formazione For-Al, diretta da Veronica Porro, sulla storia dell’oreficeria locale e laboratori di lavorazioni di oreficeria e di sbalzo. Ma c’è stato il tempo per visitare anche alcune ditte orafe piccole o grandi dove la lavorazione a mano è ancora una tradizione «che a noi interessa molto» hanno spiegato i rappresentanti del gruppo, composto prevalentemente da donne.
Un fil-rouge lega questa visita a quella effettuata la scorsa estate da Barbadoro e dall’orafo e docente Mauro Buzio a Hong Kong in una delle zone più in espansione nel settore orafo. La Inchee Jewelry conta una sessantina di rivenditori, 30 progettisti, 10 esperti in gemmologia e altri addetti al marketing, ma la produzione è soprattutto industriale «quindi sono affascinati nel vedere la creazione di un gioiello da parte di un artigiano orafo, magari in un’azienda familiare – spiega Barbadoro – . Noi che puntiamo sull’internazionalizzazione delle nostre aziende non possiamo che favorire questi contatti».
Affascinante la cerimonia della preparazione dell’incenso realizzata da una componente del gruppo, offerta con grazia a tutti i partecipanti «perché l’incenso è propiziatorio di fortuna, buona salute e armonia». Poi scambi di doni: da parte cinese scatole con pregiate selezioni di thé e foulard di seta; da parte valenzana (dall’artista Fiorenza Bucciarelli) sassi dipinti a mano.